La breve e buffa storia di chi non sa infrangere le regole, vive di finte paure e di paranoie vere!

La breve e buffa storia di chi non sa infrangere le regole, vive di finte paure e di paranoie vere!La breve e buffa storia di chi non sa infrangere le regole, vive di finte paure e paranoie vere!

Ogni riferimento a cose e persone corrisponde alla verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.

Ieri sera io e il mio fedele destriero facciamo ritorno a casina. Penso di averlo già detto ma lo ribadisco: parcheggiare nella mia zona è una prova  di forza, destrezza, spazio fratto tempo e sfacciata fortuna. Non solo non c’è parcheggio già normalmente, le macchine sono in doppia fila, in fila per sei col resto di due, ammassate a forma di rombicosidodecaedro ma grazie all’allegro comune di Torino e alle società: Eni gas&luce, Metroweb, Fastweb, Acquedotto municipale e Qui Quo Qua abbiamo anche i LAVORI IN CORSO.

Se già quando un individuo valuta la possibilità di traslocare viene intimato a farlo a braccia e attraverso le scale, senza uso alcuno di furgoni, camion e piattaforme aeree. Quando qualcuno dei sopracitati enti decide di fare un qualche tipo di lavoro si scatena la lettura attenta e metodica del cartello. Dal 22/02 alle 7 e 30 fino a fine lavori. Fino a fine lavori è una frase che scatenava già a suo tempo l’ira funeste del pelide Achille e che ha portato a celebri opere incompiute come la Sagrada Famiglia e la Salerno-Reggio Calabria.

In ogni caso, la storia non è questa: il camion dei lavori alle ore 19 lascia campo libero (che poi era più melma che campo) e io mi infilo nel parcheggio per prendere intanto il posto e poi pensare se lasciarla lì, due macchine si accodano alla mia e mi sento rassicurata, ma poi la vocina disse “no Cri non farlo, tu sei paranoica, non hai il fisico per reggere a cotanta pressione.”…ma io non ascoltai quella voce ed è questa la storia.

Stamattina
Sveglia ore 6 circa “dai tizia che manco sai come ti chiami, torna a dormire”.
Sveglia ore 07,02 «Ma a che ora iniziano i lavori stradali?». “Se lo stai chiedendo a me sei messa bene, io so quel che sai tu”. «Vocina inutile». 7,30 o 8, mi pareva di aver sentito che per legge devono iniziare i lavori rumorosi alle 8, dove io l’abbia letto o sentito è ignoto ma torna e fila, brava, brava. E se non fossero rumorosi? E se intanto il carro attrezzi lo chiamassero e aspettasse le 7,30 o le 8 per caricare le macchine?
Sveglia 07,24 Sento rumori dall’esterno (io abito in una casa che non dà sulla strada ed è davvero molto silenziosa, i rumori erano nella mia testa vuota). Già però io non mi sento proprio in forma, magari avviso che entro più tardi e mi riposo un po’, magari prendo  una pastiglia, non hanno mai inventato una pastiglia per il mal di testa e il mal di gola, due in uno. No va beh ho un botto di roba da fare in ufficio, mi alzo. E se mi avessero rimosso la macchina? Quanto costerà riprenderla? Come faccio a sapere dove si trova? Va beh mi alzo, secondo me è alle 8. Mi preparo e nel frattempo controllo l’ora in tre orologi diversi, ognuno indicante una variazione di qualche minuto rispetto all’altro. Se beccassi l’addetto alla rimozione potrei fargli vedere la manina che mi sono bruciata ieri sera e dirgli che è appena successo, si intenderà di cicatrizzazione di ustioni? Se ci fosse un vigile potrei dirgli che sono andata ad accudire un parente malato, ma se poi verificasse lo stato di famiglia? Il tragitto di attraversamento del cortile, apertura e chiusura porta, androne, portone registra battito accelerato e tentativo di percezione di ultrasuoni. Apro il portone, cerco di capire perché le mie chiavi non aprono una Punto grigia, faccio altri due passi ed entro nella mia macchinina. Gli operai stavano iniziando a lavorare 20 metri dopo, la melma doveva farmi capire che quel tratto fosse concluso. Non male eh?