SUL PASSATO PERFETTO E I RICORDI SELETTIVI

SUL PASSATO PERFETTO E I RICORDI SELETTIVI 

Amiamo ascoltare storie, specie se sono le nostre. Le narrazioni più frequenti riguardano il nostro passato da rockstar. Abbiamo sperimentato le amicizie più divertenti, gli amori più folli, le vacanze più entusiasmanti, il sole più brillante, l’acqua più pura e il cibo più gustoso. Fatto salvo l’epilogo nebuloso, perché nessuna rockstar abbandonerebbe la sua fichissima vita, ma noi non siamo più delle rockstar e qualcosa dev’essere accaduto!

Possiamo continuare a credere che il bello sia già accaduto, oppure…

Oppure possiamo semplicemente pensare che ogni fase della vita sia stata bella a modo suo, ma non meno di quella che verrà, semplicemente diversa. Che ogni esperienza ci ha lasciato qualcosa, nel bene e nel male. Che l’amore dei vent’anni non era condizionato da precedenti delusioni ma che se fosse stato quello giusto ci sarebbe ancora. Che le immense compagnie oggi non ci darebbero più quello di cui abbiamo bisogno, ma sono state un pilastro formativo del nostro essere noi. Che fare ventiquattro ore in macchina per arrivare in un punto a caso della Spagna sarà stato anche bello, ma oggi prendiamo un volo di un paio d’ore e quel tempo ce lo godiamo arrivati a destinazione. Tutto quel passato che selettivamente ricordiamo fantastico, ci ha resi un po’ più cinici, prevenuti, restii e schivi e forse non era così che saremmo voluti diventare.

Prendiamo le nostre storie e troviamo loro un po’ di spazio da qualche parte, è giusto che ci siano, fanno e faranno sempre parte di noi, ma smettiamo di idealizzare il passato.

O siamo stati e siamo delle fottutissime rockstar o non lo siamo mai stati e non lo saremo mai!

Una cosa dovremmo averla imparata, e lo sa bene chi ha qualcuno di cui prendersi cura, a qualsiasi titolo: non possiamo preservare noi stessi né gli altri dalla sofferenza. Possiamo però far sì che il dolore abbia un senso. E allora facciamola una cazzata ogni tanto, lasciamoci andare al presente, se ci faremo male non ce lo ricorderemo tra vent’anni, sarà l’ennesima storia da rockstar che racconteremo a noi stessi e a chi la vorrà sentire.

P.S. nella foto ci sono io, con la frangetta, a ricordare che di cazzate ne ho fatte e non poche!