Fertility day, Lorenzin siediti, facciamo due chiacchiere

Fertility day, Lorenzin siediti, facciamo due chiacchiere!

campagna fertilità 2016

Io vorrei parlare sempre di gattini, ma poi succedono cose, io mi altero e ciao gattini! La versione breve, per chi non avesse tempo, è: ma ognuno sarà libero di fare quel che vuole nella sua, e ribadisco SUA, vita? A quanto pare non proprio. La ministra della salute del governo Letta, poi riconfermata da Renzi, Beatrice Lorenzin, che non solo non è un medico, ma non è proprio laureata, ha speso 113.000 Euro (appartenenti a tutti quelli che pagano le tasse) e li ha letteralmente buttati in una campagna che penso possa essere frutto delle stesse menti eccelse che hanno prodotto quella antifumo, utile per ora solo ai produttori di portasigarette.Fertility Day (4)Questa ode alla fertilità mi pare bruci millenni di femminismo che, per chi non lo ricordasse, urlava a gran voce: “l’utero è mio e me lo gestisco io”. Erano anni in cui divorzio, aborto e contraccettivi erano finalmente liberi, anni di conquiste e di consapevolezza.fertilityday2016

 

Questa campagna affonda le sue radici sulla schiena di un unicorno e dimentica che i Paesi dove la natalità è maggiore o sono molto poveri o hanno uno stato sociale altissimo. Ecco Lorenzin decidi prima questo, la buttiamo in caciara e regrediamo alla vita nei villaggi, la smettiamo con l’istruzione e ci diamo agli accoppiamenti a casaccio oppure investiamo dei soldi (tipo quei 113.000 Euro)?

fertilityday

Voglio esagerare. Dopo aver elargito i giusti fondi magari vi parlate tra di voi e sbloccate affidi e adozioni che in questo mondo a me pare siamo fin troppi! E allora potremmo anche pensare di passarcela tutti un po’ meglio. Perché io in una casa famiglia o qualunque sia il termine trendy del momento per orfanotrofio, ho avuto la fortuna di non viverci, ma penso che nella migliore delle condizioni ti manchi qualcuno da abbracciare.

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