I REGALI, QUELLI BELLI

I REGALI, QUELLI BELLI


Ieri è stata una di quelle giornate da posta dei fans, perché le bollette, come le sfighe, non viaggiano mai da sole! Oltre a ringraziare l’azienda che gestisce l’acqua marina per aver cambiato il logo COPIANDO la A dell’Agenzia delle Entrate, potendo così sperimentare la musica dello Squalo nella mia testa nel tragitto tra la buca delle lettere e il tavolo di casa. Ho ricevuto, sempre per la suddetta residenza estiva, la bolletta dell’energia elettrica che, considerando che ho usato casa due giorni, fossi andata all’Hilton sarebbe stato più economico. Ultima del trittico, la terza e dico terza bolletta di ENI-GAS-E-LUCE-E-LANIMADELIMORTACCI a zero. Siamo nel 2017, posso comprare azioni e obbligazioni online, attivare a distanza il condizionatore e il riscaldamento, dire al forno cosa cucinare e avere un frigo che fa la spessa a cazzi suoi senza neanche consultarmi, ma il contatore del gas segue ancora le dinamiche degli anni ‘70. Tre giorni sempre diversi e indicati solo nella bolletta precedente, in cui comunicare la lettura, che viene registrata correttamente una volta su tre (come le sorprese fighe dell’ovetto Kinder), se non comunichi, perché magari la data non te la sei tatuata sul braccio o semplicemente perché hai una vita, un lavoro e spesso sei fuori città, Eni ha studiato un algoritmo infallibile. Basta sommare due mesi consecutivi di tentativi di suicidio a un gruppo di anziane che a tua insaputa si insinueranno a casa tua cucinando per tutte le feste della Pro Loco del 2018 e infine un party, al quale non sarai invitato, tema Hawaii temperatura minima 34 gradi, otterrai quella che loro chiamano “la nostra miglior stima”. E poi uno non deve bestemmiare.