IL NATALE AI TEMPI DI AMAZON

IL NATALE AI TEMPI DI AMAZON

Ogni mattina un utente Amazon si sveglia e sa che dovrà aprire il tracking di tutti i suoi pacchi, leggendo notizie inquietanti, tipo consegna prevista dal 19/12 al 09/01, come 09/01 dai, è una cacchio di busta piatta mica uno schermo curvo da 56 pollici e poco importa se il pacco provenga da un’isola dell’arcipelago di Tristan da Cunha!

Ogni mattina un corriere Amazon sa che riceverà sorrisoni e occhi dolcissimi intercettando il destinatario della consegna, campanelli amplificati con la prozia in casa per evitare di perdersi qualcosa.

Ogni mattina il magazziniere di ogni ufficio sa che dovrà ritirare dodicimila pacchi personali, che a fine novembre aveva anche un elenco, poi si è arreso, facevamo prima a dirgli che cosa non dovesse arrivare!

La grande verità è che questo è solo una parte delle corse che decidiamo di fare, perché su Amazon non puoi comprare bottiglie di vino o dolcetti, toccare quel maglione e decidere se è abbastanza morbido o se “cade bene”, quindi finito il delirio dei corrieri si inizia a correre fuori.

E tutto ciò rimane fichissimo, perché ogni pacco, ogni corsa in un negozio è un gesto d’amore per qualcuno, perché ci sono moltissimi modi per dire ti amo, una di queste è regalare qualcosa a una persona e vedere il suo viso quando lo scarta, ti abbraccia e ti guarda con quegli occhi lì.