INFLUENZA AUTUNNO INVERNO 2017-2018

INFLUENZA AUTUNNO INVERNO 2017-2018
 
Me la sono tirata, trullalavo in giro dicendo che non mi ammalavo mai, finché non ho iniziato ad ammalarmi, evento che a me può accadere soltanto in tre modi.

 
1. MI AMMALO QUANDO SONO MOLTO STANCA. Per esempio in vacanza, mi rilasso un attimo, mi cade la stanchezza, mi sveglio tutte le mattine prima di quanto non faccia di solito, trotterello tutto il giorno e immancabilmente un giorno con una febbre estemporanea me lo faccio, è il fisico che chiede di dormire, neanche esoso tutto sommato.
 
2. MI AMMALO TALVOLTA, ma sempre più di rado, PER NEGLIGENZA PERSONALE, tipo che me le vado proprio a cercare, uno dei miei grandi classici è asciugare i capelli al vento, ma non con l’aria caldo-tiepida di agosto. No, mi infilo proprio nella corrente o in una tromba d’aria così faccio anche prima, poi alcuni giorni dopo mi sorprendo scoprendomi non propriamente in forma.
 
3. MI AMMALO PERCHÉ LA GENTE MALATA MI CONTAMINA, sono malati ed escono, sono malati e ti parlano a un centimetro dal viso, ti danno la mano, ti abbracciano, ti baciano, si presentano alle riunioni. Untori di peste bubbonica post moderni, uno dei mali di questa società.
 
Ma ci sono tre motivi per cui ammalarmi è detestabile, per me e per gli altri.
 
• Non posso stare a casa dal lavoro praticamente mai, quindi la malattia è inutile.
 
• Ho quell’approccio tipicamente maschile alle malattie, saluto tutti con un addio invece che con la buonanotte, anche se ho solo starnutito tre volte.
 
• Non sono molto a favore all’assunzione di farmaci. La mia cura media per qualsiasi cosa è zenzero, miele, liquirizia, mal che vada lo sciroppo naturale per la tosse. Vi lascio mi attende una caramella miele ed erbe!
 
cristinafelice.altervista.org