LE CILIEGIE DEI CILIEGI

LE CILIEGIE DEI CILIEGI

Nel giardino della casa in montagna dei miei nonni c’era un ciliegio. Le ciliegie dei ciliegi sono palliducce, piccoline e ti insegnano a dubitare di tutto. Nelle ciliegie dei ciliegi, c’è il verme anche se non trovi il buco, e lo scopri mangiandone una alla volta. Appena inizierai a fidarti, lui sarà lì, a scrutarti con i suoi occhietti curiosi, o peggio, presente solo per metà, comunque a ricordarti che no dovevi fidarti.

Le ciliegie che vendono al mercato si chiamano duroni e sono talmente rosse da sembrare nere, sono grandi come un’albicocca, costano come un monolocale in centro e sono sempre dolci. Le ciliegie del mercato non hanno mai i vermi, neanche quando hanno il buco. Le ciliegie del mercato sono affidabili, croccanti fuori e morbide dentro, dalle ciliegie del mercato si sa sempre che cosa aspettarsi.

Nel cartello delle ciliegie del mercato, alla voce origine, c’è scritto Italia, che significa che da qualche parte in Italia esiste il ciliegio delle ciliegie del mercato, un ciliegio più affidabile, un ciliegio dove arrampicandosi non si scorticano le cosce, un ciliegio liscio come i mobili in ciliegio.

Le ciliegie dei ciliegi sono tutti i mai più che ci siamo detti, che ci diciamo, che ci diremo. Sono tutte le ciliegie sputacchiate in giardino e tutti i vermi che sentivamo correre in bocca, sono gli errori che dovevamo fare solo una volta, invece ne abbiamo un cestino colmo.

Le ciliegie del mercato sono i giorni che stiamo cercando, quelli dove il karma si ricorda che sei una brava persona e ti concede un po’ di pace, nessuna bolletta, la macchina parcheggiata vicino, un appuntamento a cui arrivi puntuale, una cena con un’amica, una birra con un amico, quattro chiacchere nella notte.

Domani è un altro giorno e avremo sonno.

❤cristinafelice.altervista.org❤