Una mattinata di ordinaria follia

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La capacità di ironizzare, chiaramente a posteriori, sulle disavventure della vita è una grande dote dell’essere umano. Così vi racconto una mattinata di ordinaria follia!

Cerco le chiavi della macchina poco prima di uscire da casa.

Non ci sono.

agnes 2

Le chiavi normalmente le lego tutte insieme a un moschettone bello grosso, ma ieri…

moschettone

Ieri avevo dodici borse in mano e con un tempismo eccezionale mi squilla anche il telefono. E so che puoi non rispondere al telefono ma se poi non rispondi sei quella che non risponde mai, la gente se la prende, il karma si rivolta e domani sarà un giorno peggiore.

chiavi

Troppe cose e le chiavi sono state riposte nella tasca di un grosso, grosso giaccone.

Ma non si trovano.

Roba da portare a lavare pronta, borsa per l’ufficio pronta, busta per mia mamma pronta. Ma le chiavi dove sono?

Parte un’Odissea.

Crying-emoticon

Smonto la borsa, piccola per fortuna.

Niente.

Smonto la giacca, quella enorme, sia mai che abbia sbagliato tasca.

Niente.

Cerco sul divano dove avevo appoggiato la giacca, sul letto, sui comodini, sulla consolle, nel cassetto delle spazzole, in frigo, nel cassettone del letto, rovisto nella rumenta, nei cassetti della cucina, in posti dove mai la giacca è entrata in vita sua.

Niente.
Panico.

Avviso in ufficio che sono in ritardo. Mi faccio coraggio ed esco da casa per vedere se la mia macchina c’è ancora.

agnes prayingPassi e ansia, terrore e passi.
C’è, è chiusa. Mi sembra la prima notizia buona.

Buona ma non rassicurante.

Percorro la via cercando nell’intercapedine tra marciapiede e strada, magari mi sono cadute.

Magari no. Niente.

Affronto la strada al contrario e guardo se qualcuno le ha trovate e appoggiate da qualche parte.

Niente. Brutta gente.

Chiamo mia mamma x sapere se c’è la copia da lei.

Non la trova. E mi chiede anche dove siano le chiavi, nonostante io abbia esordito con “mamma non trovo le chiavi”. La amo. Ma è meglio vivere in case separate.

Chiamo le amiche viste la sera prima per capire se qualcuna le abbia prese per sbaglio, chiedo ai negozi, torno a casa a cercare.

Niente.

Mi convinco che non posso fare la pallina da flipper tutto il giorno e vado a comprare due biglietti del bus.

Arrivo a un passo dalla fermata e torno indietro.

Torno a casa, chiamo mia mamma e le dico che vado da lei a cercare la copia, e improvvisamente…

Secondo voi cosa sarà successo?

agnes

  1. …le chiavi sono sul tavolo
  2. …le chiavi sono nel sacchetto da dare a mia mamma.
  3. …una delle mie amiche mi chiama per dire che ha trovato le chiavi.

Indovinate signori e signore, pensate anche che ho dovuto richiamare le 18 persone coinvolte in questo dramma durato circa due ore.

Il pensiero, molto razionale, che mi attanagliava la mente è stato quello del complotto.

Qualcuno, brutto e cattivo, aveva trovato le chiavi ma non le aveva date alla panettiera perché era brutto e cattivo appunto. Ed era lì affacciato al balcone di casa ad osservare quale macchina aveva intorno una tizia completamente fuori di testa (io), in modo da andare a colpo sicuro. Non male eh?

Ore lunghe e sono certa di non dovervi specificare che, e sono certa non fosse un caso,

PIOVEVA.