BUONI PROPOSITI PER L’ANNO VECCHIO

BUONI PROPOSITI PER L’ANNO VECCHIO


Ventisei giorni e qualche ora alla fine dell’anno, potremmo dedicarci alle milioni di cose che abbiamo da fare e lasciare tutto in mano al nuovo anno, ripeterci “domani è un altro giorno” citando quella gran figa di Rossella O’Hara, oppure…

Oppure potremmo decidere che abbiamo ventisei giorni e qualche ora, che nell’economia generale del tempo non sono né troppi né troppo pochi, per lasciare al 2017 quello che non vogliamo portare con noi nel 2018, io qualche idea ce l’avrei…

Persone. Verranno con me nel 2018 le persone che ho sentito vere, mie, con le quali ho diviso molto se non tutto, di loro vi parlo spesso quindi​ non aggiungo altro.

Abitudini. Ho detto più volte quel che avrei fatto per poi guardarmi indietro e scoprire che una sola cosa riesco a fare con costanza, cercare di star bene, questa è un’abitudine che porterò con me.

Progetti. Lascerò nel 2017 progetti che non fanno più parte di me, penso continuamente a idee nuove o a modi nuovi per esprimere me stessa, spero di non smettere mai di provare a farlo, di credere.

Ansie. Al 2017 lascio anche un certo quantitativo di paranoie, non che non ne avrò di nuove, ma vorrei dichiarare superate certe fobie, ansie, disagi, ansie, momenti grigi, ansie l’ho già detto?!

Sospesi. Ho ancora pochi ma salienti punti da sistemare, lo farò prima del nuovo anno, prima della partenza, prima di dover iniziare con gli stessi odiosi sospesi con cui concludo l’anno.

Biancheria intima. Tredicimila reggiseni e ne metto sei e dieci perizoma che sono comodissimi ma ormai lisi, prenderò il coraggio a due mani e getterò quel che non mi serve a vantaggio di quel che mi occorre.

Capelli. Vorrei lasciare nel 2017 anche due o tre micron di capelli, andandoli a tagliare a breve, di poco ovviamente, ce la posso fare a entrare da un parrucchiere senza rompermi le balle sei secondi dopo!

Errori. Ne ho fatti anche quest’anno, alcuni casuali e altri estremamente lucidi, ne farò anche nel 2018, solo non gli stessi, non con la stessa modalità, non rileggo mai un libro già letto.

Perdono. Atto di umanità e generosità che induce all’annullamento di qualsiasi desiderio di vendetta, di rivalsa, di punizione OPPURE perdita di presenza, compagnia, e sim., di una persona, in seguito a cause varie.

Circa quest’ultimo duplice punto dovrò decidere cosa tenere e cosa lasciare, ho ancora 26 giorni e qualche ora!