IL MIO UMILE CREDO

IL MIO UMILE CREDOIL MIO UMILE CREDO

Argomento un po’ spinoso quello dell’essere partecipi agli accadimenti nefasti nel mondo. Io non credo nel “minuto di silenzio” perché mentre ci raccogliamo nel rivolgere un pensiero a qualcuno ne stiamo escludendo un altro, perché non credo serva a nessuno, perché  penso che ognuno di noi debba metabolizzare certi sentimenti in privato.

Non cambio l’immagine del profilo né con arcobaleni né con scritte di alcun genere per due principali ragioni.

1. Basta un minimo d’umanità per rimanere basiti e sconcertati di fronte ai terribili eventi che accadono ogni giorno, non è che serva proprio la sensibilità fine del Dalai Lama.

2. Dovrei cambiare stato o immagine del profilo ogni due ore, anche meno se fossi collegata a un TG24 tutto il giorno (e tutta la notte).

Ma soprattutto spero di non dover dire tutti i giorni quello ritengo sia ovvio, e allora lo scrivo qui, ad imperitura memoria, per tutto quel che è accaduto e accadrà, sperando ci sia una speranza per questo mondo e che un giorno si muoia solo più di vecchiaia.

Ecco il mio umile credo.

Credo che ognuno possa credere in ciò che gli pare nel rispetto degli altri.

Credo che nessuno debba indottrinare nessun altro, che ogni luogo di culto di qualsiasi religione o filosofia debba essere aperto a tutti, per ammirarne l’arte o per saperne qualcosa di più.

Credo che chi non crede in nulla debba essere libero di farlo, spesso per arrivare a non credere, ha fatto una strada più lunga e tortuosa di chi si fa andare bene la religione della propria famiglia, cultura o provenienza geografica. Anelo il giorno in cui esisteranno stati davvero laici, in cui avvenga finalmente la scissione tra potere temporale e spirituale delle istituzioni religiose, in cui vincano prima di tutto le libertà.

Credo nella libertà, credo che ognuno debba amare chi gli pare e andare a letto con chi gli pare e odio dover specificare “tra adulti consenzienti”, perché mi pare ovvio che certi temi riguardino solo il mondo degli adulti e che obbligare qualcuno a fare qualcosa leda la sua libertà.

Credo che siamo tutti cittadini del mondo, che se l’uomo non si fosse mai spostato non esisterebbe la civiltà e che ognuno dovrebbe essere libero di andare dove gli pare a vivere nel posto che più gli piace.

Credo che chiunque debba avere diritto a un lavoro che gli consenta di avere una casa e a una vita dignitosa.

Credo non di meno nella meritocrazia e nell’onesta.

Credo nella pace, credo che per risolvere i problemi ci si debba sedere intorno a un tavolo e trovare una soluzione, consci del fatto che, qualora questo non avvenisse, ognuno potrà prendere la propria strada senza annientare l’altro.

Credo nel garbo, nella delicatezza, nella buona educazione, nei sorrisi, nella passione, nella felicità, nell’amore, nell’amicizia, nella cultura, nell’arte, nella bellezza, nella dolcezza.

❤ cristinafelice.altervista.org ❤