ALLE PERSONE CHE NON CONOSCIAMO

ALLE PERSONE CHE NON CONOSCIAMO

Avete mai visto il backstage di un concerto, il dietro le quinte di un teatro, una fiera in fase di allestimento? Esiste un mondo incredibile e meraviglioso di persone che lavorano all’ombra, che si ingegnano e impegnano perché un evento funzioni, persone che forse non conosceremo mai. Ogni volta che qualcuno approda per i motivi più strani e inspiegabili nelle nostre vite, in qualche modo le modifica definitivamente. Un incontro, uno scontro, una presenza momentanea o che, da quel momento in poi, diventerà costante, possono cambiarci davvero la vita. Certo, nei film americani si conoscono meglio: fuori da una libreria, sotto la pioggia, riparati dallo stesso portone; pattinando al Rockefeller Center, incrocio di sguardi, neve; scontrandosi e perdendo libri, auto, viaggi ma soprattutto fogli, non necessariamente di giornale, ma un milione di fogli non rilegati. La realtà è che Hollywood ci ha convinti che anche caricare una prostituta per strada (solo per usarla come Tom Tom, sia chiaro) sia quanto di più romantico esista al mondo. Nella vita reale ci si conosce diversamente, in modi più o meno buffi, più o meno tradizionali. Incontriamo sempre le persone che dobbiamo incontrare, non per il destino, ma perché siamo particelle che si scontrano in un universo infinito, prendiamo un insieme e lo rendiamo caotico un milione di volte, di continuo, alla ricerca forse di una combinazione che porti la quiete in quel caos. Alle persone che non conosciamo e che mai conosceremo, a tutte quelle che rendono possibile e fruibile quello che ci piace fare, semplicemente grazie. E a chi conosceremo oggi, domani, tra cent’anni: eravamo a un passo o a un milione di chilometri, semplicemente, dovevamo incontrarci.

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