CI SIAMO NOI E POI C’È GENTE CHE SI GUARDA COSÌ

CI SIAMO NOI E POI C’È GENTE CHE SI GUARDA COSÌ

Brevi e recenti studi inediti, condotti nelle cene a casa mia, dimostrano che il 99% degli intervistati e pure degli intervistatori, quando nutrono un interesse per qualcuno, perdono la capacità di comunicare efficacemente. E sì che il campione preso in esame contempla raffinati pensatori, eccellenze artistiche, menti matematiche e chiaramente, per rendere il campione maggiormente eterogeneo, anche delle testoline lievemente più basiche! Resta il fatto che a disparità di capacità intellettive ne risulta una parità di risultato, ovvero, A PARLARE CON CHI CI PIACE FACCIAMO TUTTI UN PO’ SCHIFO!

A parte che ci mettiamo dai sei mesi a un anno per ammettere che qualcuno ci piaccia e va beh, potevamo mica uscire indenni da quei coloranti che mettevano nei succhi di frutta degli anni ’90 tipo il Billy! Poi quando lo abbiamo finalmente ammesso, ma mica dolcemente, sempre alterati dall’incontrollabilità del poker TESTA-CUORE-PANCIA-ORMONE, scatta un brillante: “e ora che cosa facciamo?”. Il più semplice, banale e normale invito per un caffè, diventa “SE-MAI-POTESSI-VOLESSI-DOVESSI-TI ANDASSE-DI-BERE-INSIEME-BEVANDA-CALDA-SCURA-PICCOLA-TAZZINA-ZUCCHERO-DI-CANNA-CUCCHIAINO-GIRARE”. Onestamente l’unico che potrebbe nutrire interesse in una così raffinata combinazione di parole è un aspirante logopedista che sta preparando la tesi.

AMMESSO DI AVERE IL CORAGGIO DI LANCIARLO QUELL’INVITO. Perché in un attimo si pensa a tutte le persone assurde che si sono incontrate, alle storie finite male, alle differenze e alle distanze e nulla, barattolo di Nutella, Grey’s Anatomy, patatine, divano, copertina, capelli arruffati, morte solitaria, cani alsaziani.

E pensare che doveva essere solo un caffè e poteva anche andare bene!

❤cristinafelice.altervista.org❤