Premetto che avrei voluto vedere il testo in lingua originale per capire il motivo per cui il sig. Grey è rimasto Mr Grey, che a me, evoca “l’Acchiappacolore”, le mitiche salviettine da cacciare in lavatrice!
Lei è bellissima ma un po’ goffa, lui è bellissimo ma un po’ stronzo.
Lui un po’ glielo vuole far vedere e un po’ vuole fare il misterioso.
Lei un po’ vuole dargliela quando prima se la voleva tenere tutta per sé.
Finché non scoprono qualche carta. Lui vuole fare il dominatore, come Gargamella, ed essendo un tizio di infinita classe le porge un elegante contratto che pare l’inventario di un negozio per adulti sul quale lei ha delle perplessità. Non ho scelto questa parola a caso, immaginatevi la scena in cui un pirla qualsiasi che neanche conoscete vi dice che sì ve lo vuole un po’ far vedere ma alle sue condizioni che sono scritte in dieci pagine di contratto. Visualizzato? Ecco ditemi se a questo punto non vagliereste unicamente le tre ipotesi che seguono:
- Ridere
- Scappare a gambe levate
- Pensare che la legge Basaglia per tipi così aveva un suo significato
Lei è solo perplessa, tant’è che poi le mutande se le toglie di frequente, ma neanche a dirlo lui fa tutto benissimo, pure il tè in bustina della Twinings come lo fai lui non lo fa nessuno!
Non si contano le volte in cui entrambi, ma soprattutto lei, buttano indietro la testa per ansimare in preda alle convulsioni da godimento che avviene
a) sempre
b) sempre insieme
…roba che neanche dopo anni di intesa e confidenza.
Lei è talmente inesperta che tra un po’ insegna a lui come ci si avvinghia in maniera maggiormente creativa (questo rende palese che dalla notte dei tempi ad oggi una donna che vuole fingere fregherà qualsiasi uomo troppo pieno di sé).
Poi c’è la mitica Stanza Rossa (come la chiama lui) o Stanza delle torture (come la chiama lei) dove si fa la roba seria, robe di catene, moschettoni, parete da arrampicata. E qui vi vedo con le orecchie tese, tornate pure a cuccia. Scoprirete che lui si aspetta di trovare lei che lo aspetta in mutande, in ginocchio per terra, con la testa china (modello monaca in preghiera ma più in libertà diciamo) che si rivolga a lui chiamandolo “signore” e che sia ubbidiente.
Rifacciamo l’esercizio, signore immaginatevi nella suddetta posizione, signori immaginate le vostre legittime o illegittime compagne. Aprite gli occhi, state ridendo? L’apoteosi del trash comunque lo raggiunge il caro signor Acchiappacolore quando con gesto atletico le sfila un Tampax, indecisa se ridere o vomitare ho scelto la prima opzione.
Surreale per surreale termino con la parte vagamente sentimentale.
Lui è figlio di una prostituta morta quando aveva 4 anni, poi adottato da ricconi perfettini, apprensivo sul cibo (forse ha patito la fame) e sulla sicurezza personale (forse viveva per strada), interessato a salvare i bambini in Darfur (forse deve far sparire dei soldi loschi), totalmente anaffettivo (e in questo modo si spiega anche il contratto). Dopo due giorni: le aveva presentato la mamma, invitata a cena in famiglia, fatto posto nell’armadio e diviso con lei lo spazzolino.
Lei è giovane, si sta laureando (io non ricordo di aver avuto tempo per dormire in quel periodo), bellissima ma inesperta, alla ricerca di tanto romanticismo, talmente tanto che si presta a qualunque cosa venga in mente al fichissimo, bellissimo, meraviglioso, fantasmagorico miliardario, cinghiate comprese, non vuole accettare i suoi regali ma poi li accetta, sta male ma poi vuole stare con lui, spina dorsale non pervenuta!
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