GLI INNAMORATI LI VEDI DA LONTANO

Quanto è bello vedere due persone che si stanno innamorando?

Non parlo di struggimenti, di annientamenti, di esecuzioni, di decapitazioni. Non parlo di matrimoni, di fidanzamenti o di amori.

Mi riferisco a due persone che perdono completamente e contemporaneamente la testa l’una per l’altra.

Quelli che se li incontri dopo una rottura vorresti rompere loro, come quegli chef che rompono un uovo contro l’altro. Ma con le loro teste.

Quando sei sereno invece, e hai un tasso di glicemia controllato, allora li stai a guardare, perché gli innamorati li vedi da lontano.

Sono quelli che se sono da soli stanno sempre al telefono, se non si chiamano si scrivono. Quelli che si commentano tutti gli stati su Facebook e tutte le foto su Instagram, per esserci. Sempre.

Ma gli innamorati danno il loro meglio dal vivo.

Gli innamorati si vogliono, si desiderano, si anelano, si bramano. Quando non si possono toccare si lanciano sguardi bollenti, intrisi di parole non dette e di azioni che verranno. Se possono toccarsi una mano si toccano dorso, palmo e ogni falange. Gli innamorati si baciano, parlano e poi si baciano mentre parlano. Le labbra degli innamorati sono instancabili, screpolate e bollenti.

Gli innamorati lottano, dal tempo di Montecchi e Capuleti, ma forse pure da prima. Lottano contro tutto e tutti: famiglie, amici, orari, tempo, distanza, distanza fratto tempo.

Si innamori chi può, anche solo per farsi guardare con sdegno da chi soffre e con occhi incantati da chi, forse, è pronto per innamorarsi un’altra volta.

cristinafelice.altervista.org