Il cassetto di Mary Poppins

Il cassetto di Mary PoppinsIl cassetto di Mary Poppins

A casa di mia mamma è l’ultimo a destra del mobile in soggiorno (che a Torino si chiama tinello), a casa mia il terzo cassetto della cucina, tutti abbiamo in casa un cassetto che contiene qualsiasi cosa. Dal momento che la mia casa è relativamente giovane sento di sapere come si crea questa porta spazio temporale che conduce a Narnia.

Il terzo cassetto della cucina è nato come “quello delle garanzie degli elettrodomestici”. Ha retto una ventina di minuti. Poi con il cassettone a destra c’erano dei piccoli divisori, vuoi mica buttarli? Poi un paio di forbici viola, quelle per tagliare un po’ di tutto. Poi il metro (non bello come quello di Mery Poppins, lo ammetto), che mentre metti su casa ti serve più dello spazzolino da denti. Fai due che non si sa mai. E il cacciavite piccolo? Prima quello a taglio, poi quello a stella. Il cassetto ora contiene oggetti vari. Un timbra-biscotti per esempio. Dei chiodi (ma non c’è un martello). Qualsiasi brugola Ikea abbia prodotto. Un block notes. Ricette di cucina omaggio di qualche prodotto o rivista. La preziosa chiave dello sportello della caldaia. Pezzi di metallo, parti di qualcosa di ignoto. Pezzi di plastica, parti di mobili da esterno. Un taglierino che in origine doveva tagliare il vetro ma in realtà lo riga solo, le altre cose le taglia, peccato averlo pagato 4 volte tanto! E qui mi fermo perché vi ho descritto lo strato superficiale che osservo quando prelevo forbici e metro. Dovrei affrontarlo e farmi forza, svuotarlo e dargli un senso ma poi un dubbio mi assale “e dove la metto poi quella roba?”. Marie Kondo avrebbe varie teorie, io volevo soltanto equilibrare il mio karma nel settore “cassetti in ordine”, così ho sistemato gli altri.

In quello delle posate, il primo, ho eliminato le posate che non sono del servizio che utilizzo, sono in prova in un altro cassetto fino a Natale, nell’emergenza mi piacerebbe averle a portata di mano!

Il secondo contiene la bilancia digitale per gli alimenti e le ciotoline di varie forme e colore, non è mai stato in disordine, forse non è mio!

Il quarto contiene spago da cucina, sac à poche, ogni tipo di carta e sacchetto prodotto dalla Cuki (è un cassetto sponsorizzato, firmato e se la tira pure un po’!).

Il quinto, l’ultimo, conteneva 212514 tovagliette americane, 4 runner, 6 tovaglie, poggiabicchieri in bamboo, un cordino bianco e beige (suppongo legasse una tovaglia). Svuotato, salutato i sottobicchieri (va beh sono in cantina, ma questa è un’altra storia!), spostato praticamente tutto nel cassettone del letto e tenuto 4 tovagliette e un runner (un pezzo di stoffa che sta al centro della tavola, sopra la tovaglia o a cavallo di essa, non un piccolo sportivo!).

Marie Kondo è meglio stia a casa sua ma sono contenta, se voglio andare a Narnia mi basta passare dal cassetto di Mary Poppins!