IL MODO IN CUI VIVI DIPENDE DA QUANTE VOLTE SEI MORTO

IL MODO IN CUI VIVI DIPENDE DA QUANTE VOLTE SEI MORTO

“Il modo in cui vivi dipende da quante volte sei morto” ho detto recentemente a qualcuno. Quante volte siete morti? Quante volte avete ricominciato tutto da capo? Quante volte sembrava tutto TROPPO, ma ce l’avete fatta lo stesso? È il modo in cui reagiamo, specie agli imprevisti, a dare l’esatta misura delle persone che siamo. Siamo sopravvissuti a perdite devastanti, a matrimoni e divorzi, a dispetti e cattiverie. E abbiamo vinto. Abbiamo lavorato sodo, comprato case, fatto nuove amicizie, qualcuno si è addirittura concesso un nuovo amore. Non abbiamo dimenticato niente. Le persone che amavamo e che non ci sono più sono con noi, spesso mentre guidiamo in macchina da soli, qualche volta prima di dormire, altre prima o dopo aver fatto qualcosa di importante. Non abbiamo scordato le cattiverie e le crudeltà, le abbiamo lasciate consumarsi da sole, smettendo di alimentarle con la nostra rabbia. Non abbiamo perdonato nessuno che non abbia capito la misura di quel male, che non si sia conquistato quel perdono. Siamo partiti, da soli e in compagnia e ci sono stati donati paesaggi da sogno, come questo, che ci ricordano di non stare mai fermi, di non smettere mai di essere curiosi e sopra ogni cosa che viviamo in un mondo meraviglioso che aspetta solo di essere scoperto.

cristinafelice.altervista.org