KONMARI. MARIE KONDO INSEGNA IL RIORDINO…A NOI!?!

C’è una moda che impazza nelle follie del gennaio carico di buoni propositi, un testo scritto da una tizia giapponese, Mari Kondo simpaticamente soprannominata KonMari, che promette di farvi diventare persone ordinate una volta per tutte. E qui direi di raccoglierci un momento per tutte quelle povere 16-17-18enni e oltre che l’hanno ricevuto in regalo per Natale da mamme e affini, vi sono vicina.
MARIE KONDO ritrattoMa torniamo a lei, a questa vulcaniana d’aspetto, anni 30, che pare leggesse riviste in tema già all’età di 5 anni. Ma una Barbie, una scatola di Lego, un giardinetto dove andare a correre amore non l’hai trovato? Neanche un giardino zen da tavolo da rastrellare? Va beh comunque, alla faccia mia soprattutto, questa tizia ha venduto più di due milioni di copie in Giappone e ora abbiamo ben pensato di importare il suo metodo Konmari anche qui da noi, che grande fortuna la globalizzazione!
MARIE KONDO riordinoSenza indugiare oltre ecco a voi il decalogo della nostra amica orientale e zen che vi cambierà la vita, così dicono eh, io la mia di mano sul fuoco non ce la metto!

  1. Il processo di riordino va fatto tutto in una volta, ci vorranno circa 6 mesi.
    Amore ci ho messo meno a sceglierla e arredarla casa mia, mi lavo i capelli alle 6 del mattino perché non ho altri momenti liberi e ora mi dici che per sei mesi devo fare la cosa più odiosa del mondo, suvvia!
  2. Dividere per categoria e non per stanza iniziando dai vestiti (parti di sopra, parti di sotto, cose che vanno appese, calze, biancheria intima, borse, accessori come cappelli e cinture e infine scarpe). Poi i libri, si buttano i già letti, si buttano i mai letti e si tengono solo i testi di formazione, pochi e sacri. Poi la carta, tenere le garanzie in buste trasparenti con evidenziata la scadenza e buttare via tutto il resto compresi biglietti di auguri e lettere d’amore. E poi quel che resta, DVD, piatti, bottoni, bicchieri. 
    Se ce l’ho mi serve, se non mi serve mi servirà, lo butto se proprio mi fa schifo e in quel caso di solito non l’ho comprato io.
  3. Per decidere di buttare via bisogna pensare alla vita alla quale si aspira.
    Tesoro valuta tu la roba che aspiri, con il naso, la sera, in quei postacci che frequenti, perché io aspiro anche a una vita di agi e lussi, in cui manicure e pedicure saranno a cura dei più grandi visagisti di ogni tempo ma nel dubbio le forbicine, la lima e le tronchesine le tengo!
  4. Il riordino deve essere fatto una volta per tutte, non tutti i giorni.
    No, mi dispiace dirti di no cucciolotta con le orecchie importanti, ma c’è da sistemare ogni giorni perché le cose le sposti, le usi, le sporchi, le lavi, non è che una volta a posto restano a posto…a meno forse di usare una casa come show room e un’altra vera per abitarci ma risulta un filo dispendioso!
  5. No a contenitori e divisori dedicate il giusto spazio alle cose.
    Hai avuto da dire con qualcuno all’Ikea? Vuoi farli fallire? Ci hanno fatto anni e anni di campagne pubblicitarie sullo spazio per le cose e poi arrivi tu, mai stata in Svezia, mai comprato un kit di tea light che ti dura tutta la vita e vieni a rovinare loro gli affari, sei ingiusta.
  6. Svuotate la borsa ogni giorno.
    Sei disturbata vero? Io per non cambiare la borsa ogni giorno ed essere costretta a svuotarla ho istituito la settimana del marrone, quella del rosso e così via, e tu mi dici di svuotare la borsa ogni giorno? Se la sera esco con la pochette, la mattina per non sbattermi infilo la pochette nella borsa vera, quella non in scala 1:10, sii seria, svuotare la borsa ogni giorno è una tortura medievale che ti toglie la gioia di trovare che so una moneta o una molletta nel momento del bisogno!
  7. Non pensate a cosa buttare ma a cosa vale la pensa tenere.
    Bello il concetto, ci mancherebbe, ma la sfumatura la colgo solo dal punto di vista meramente semantico, ecco.
  8. Conservare solo ciò che emoziona.
    Cioè solo il letto? Non è che mi emozioni una maglia, mi serve, si abbina con altro, ha una sua occasione d’uso ma emozionarmi anche no, Marie a me neanche le foto dei gattini e dei bambini di Anne Geddes mi emozionano figurati i jeans!
  9. Svuotare gli armadi da tutto, radunare le cose sul pavimento al centro della stanza, prendere in mano l’oggetto, provarlo e decidere se tenerlo o buttarlo.
    Marie io non voglio diventare volgare ma in 45 metri quadri in mezzo alla stanza da una parte ho il letto e dall’altra il tavolo, mettendoli anche a lato della stanza, per SEI mesi ti rendi conto che mi arrivano in casa quelli di “Sepolti in casa”, vero?
  10. Non buttare via le cose degli altri.
    Questo è per quelle mamme che hanno pensato fosse un bel regalo per le figlie, avete parlato con Marie e lei ha aggiunto la postilla, altrimenti eravate in un bel giro di paranoia immaginando di tornare a casa e non trovare più il tailleur nero perché non è che sia così emozionante, ma spesso serve, ecco.

piegare le maglieAlla fine sapete cosa insegna questo libro? A piegare i vestiti come le commesse di Intimissimi fanno da sempre, cioè tutto a rettangolo, in grado di stare in piedi da solo, piccolo e forte come potete vedere in questo tutorial che vi insegna a piegare le magliette.

IL MAGICO POTERE DEL RIORDINOIn ogni caso se nonostante tutto siete convinte di voler entrare nel tunnel fatelo almeno in compagnia, La Pina di Radio Deejay ha lanciato un appello ed è stata folgorata da questo metodo, trovate lei e i suoi adepti qui.

MARIE KONDO stanza MARIE KONDO quotation konmari2 konmari1 IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO PRESENTAZIONE

 

6 Risposte a “KONMARI. MARIE KONDO INSEGNA IL RIORDINO…A NOI!?!”

  1. Il libro non l’ho ancora letto ma ogni volta che mi imbattevo in recensioni positive, con tanto di “illuminanti esempi”, pensavo esattamente ciò che hai scritto tu!!
    Brava!

    1. Molte grazie. In effetti è un fenomeno dilagante quindi è quasi inevitabile non approfondire… Condividere poi i suoi pensieri è tutto un altro paio di maniche!
      A presto!

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