LA LIBERTA’ DI FESTEGGIARE QUEL CHE SI VUOLE

LA LIBERTA’ DI FESTEGGIARE QUEL CHE SI VUOLE

C’era una volta, molti anni fa, la libertà personale che ognuno aveva di festeggiare quel che gli pareva, Natale, Chrismukkah (grazie Seth di O.C.), Pasqua, Capodanno cinese, festa della donna, dei nonni, della mamma, DEGLI INNAMORATI. Ora no, Se festeggi Natale e non sei credente è un sacrilegio, se fai l’albero devi fare anche il presepe e andare a messa a mezzanotte, gli innamorati si amano tutto l’anno, la donna si festeggia tutti i giorni, la mamma è mamma sempre, per Pasqua non ha ancora rotto le balle nessuno ma a Pasquetta piove sempre! CHE PALLE! Ma ognuno sarà libero di festeggiare e NON festeggiare quel che gli pare senza giudizi e ingerenze nella vita altri? Io festeggio il Natale e non credo in un cacchio di nulla, a San Valentino ho ancora l’albero. 50% mancanza di voglia e tempo di disfarlo, 50% è carino e a casa mia faccio quel che mi pare. Oggi, SAN VALENTINO, c’è chi festeggerà con il marito e ha l’amante, pure ieri mi sa che ce l’aveva comunque, falsità? Forse, può darsi, ma mica devo svegliarmi io e guardarmi allo specchio con il volto del fedifrago (già dato in ogni caso, qui in fila per la santità non vedo nessuno). Quindi che ognuno festeggi quel che gli pare che le occasioni per bere e mangiare, dirsi qualcosa di figo, passare un giorno o una serata diversa dal solito non sono mai troppe. Come scriveva il buon Oscar Wilde: Non prendere la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirai vivo!

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