LA VELOCITA’ A CUI BATTE IL CUORE
Pensate se un giorno ci svegliassimo e scoprissimo che tutto questo gran casino dei sentimenti trovasse la sua formula perfetta, il suo teorema del battito, il postulato sulla sincronizzazione.
In un attimo ci toccheremmo tutti collo e polsi, da soli e vicendevolmente, per capire se il cuore batta allo stesso ritmo, se quanto meno sia forte per entrambi. Se al di là delle parole e delle speranze, quel muscolo a sé stante, quel culetto rosso disegnato nelle emoticon o quel più reale muscolo colmo di atrii, ventricoli, tubi d’ingresso e d’uscita, pompi il sangue alla stessa velocità.
Sarebbe interessante avere una prova empirica dell’affetto, dell’amore, ma anche della paura, del disgusto, della pena e della commozione. Rappresenterebbe la fine dei dubbi, almeno sul cuore. Continueremmo a non avere garanzie sulla durata, ma saremmo certi che almeno in un frangente ci si è trovati veramente, allineati, all’unisono, a tempo, come per incanto.
Sarebbe bello sapere di “sentire” nello stesso modo, poter misurare il bene e il male.
Come al pronto soccorso quando ti chiedono di descrivere da 0 a 10 il tuo dolore.
Io al mio dolore do sempre un bel 10 perché se lo merita visto che mi sta distraendo da cose più importanti, è chiaro abbia bisogno di attenzioni.
E do 10 anche all’amore, in fondo in lui ci credo, non penso lui creda molto in me ma sono pronta a un confronto pacifico davanti a un bicchiere!
E vorrei dare 10 anche alle affinità elettive, quelle che diciamo essere dell’anima, quelle che ci legano con i nostri simili.
10 anche a chi sa arrossire, emozionarsi, ridere di gusto, piangere commosso, stringere forte, essere presente, essere importante.
❤cristinafelice.altervista.org❤
Opera di www.micaelacalliero.com esposta a Paratissima 2018 – Torino