NANIMONAI

NANIMONAI

Dopo la mia amatissima amica Marie Kondo, Fumio Sasaki (il tizio che raccontò di possedere tre magliette, quattro paia di pantaloni, quattro di calzini e un paio di altre cose, sperando che tra queste ci fossero dei boxer, un paio di scarpe e una giacca, tipo), ecco che nella mia bacheca di Facebook ieri campeggiava Yururi Mai, autrice del saggio-manga “In casa mia non c’è niente“, blogger di successo con il suo nanimonai (che significa “non ho niente”. Mi fido perché il mio giapponese scritto non è proprio perfetto!).

Ora, c’è da dire che i giapponesi hanno le loro buonissime ragioni per non avere soprammobili, pare infatti che tra il 30 e il 50% degli infortuni durante i terremoti sia causato da oggetti che cadono loro addosso, ma Fumio, suvvia, vi aggrediscono pure le camicie di Armani e i maglioncini di cotone? E Yururi, a te vengono addosso quei trentaquattro reggiseni che ogni donna ha nel cassetto?

Credo che le differenze culturali tra Italia e Giappone siano davvero incolmabili ma il concetto di decluttering, alleggerimento degli spazi, un po’ l’ho appreso anch’io con il tempo.

Primo fattore scatenante è stato svuotare la casa dei miei nonni, cassetti a strati, oggetti su oggetti, spesso dalla funzione ignota, mi ripromisi che a casa mia avrei dovuto sapere cosa contenesse ogni cassetto e in generale penso di esserci riuscita.

Il secondo momento detox è avvenuto quando, possedendo ottantamila borse, mi sono stufata di perdere dieci minuti ogni giorno a vestirmi, abbinare, svuotare, riempire, troppo metti la cera – togli la cera, per i miei gusti! E allora, ho semplicemente usato le borse che avevo e ho smesso sia di comprarle sia di farmele regalare.Lungi da me l’idea di avvicinarmi lontanamente al mood del non possedere nulla, anzi, non c’è mensola senza un pezzo di me, senza un ricordo di un viaggio o di una persona importante.

Quindi è fin troppo chiaro che io non abbia l’immagine di un armadio vuoto o di un casa spoglia, comunque, quindi uso quella di una spiaggia quasi deserta, pacifica, al calar del sole, se state impazzendo cercando di creare spazio, e state evidentemente cazzeggiando leggendo questo post, quanto meno la troverete rilassante!

cristinafelice.altervista.org