NON MI HAI FATTO NIENTE, FACCIA DI SERPENTE

Bassi, rossi in viso, spalle aperte, ego scalfito, mento in alto e sguardo fisso: non mi hai fatto niente, faccia di serpente.

Ma non era vero.

Il male si sente ancora più forte quando non si trasforma in un grido, in un pianto, in un lamento. E’ rimasto dentro e ci abbiamo pensato tanto che se il pensiero assumesse una forma tangibile sarebbe quell’angolo liso del divano dove ci si sedeva sempre.

Siamo migliori delle persone che ci hanno ferito?

Vorremmo esserlo, vorremmo che ogni esperienza ci donasse saggezza e insegnamenti, che ci facesse salire d igrado e livello. La realtà è che a volte succede e per tutte le altre diventiamo soltanto più stronzi.

E quando la faccia di serpente era la nostra?

Ci siamo stati tutti dall’altra parte e ci si resta male, anche se i compagni ti danno manforte. E ho pensato che se il male non lo percepisci, a prescindere dal fatto che tu sia la vittima o il carnefice, allora menti anche sul bene.

E un’immagine mi si è palesata chiara nella testa, quella di chi passa le notti dormendo, mentre qualcuno, accanto, sta piangendo.

❤ cristinafelice.altervista.org ❤