QUANDO SIETE FELICI FATECI CASO

QUANDO SIETE FELICI FATECI CASO

Ero felice quando d’estate trovavo il ghiacciolo all’anice, quello blu, rarissimo. A Torino si chiamava stick e quando ero piccola io, costava 200 Lire, che a scrivere Lire sembra passato un secolo.

Ero felice ad ogni singolo saggio di danza classica, con la mia amica Annalisa, le scarpette da punta e la vanità da bambine. Noi al centro di un palco immenso, non esisteva luogo più grande al mondo.

Ero felice quando costruivo le fionde con i legnetti. Daniele, Fabio e io nel giardino della scuola, un anno piuttosto brutto conserva ricordi felici lo stesso.

Ero felice quando, alle 7,30 del mattino, sentivo il campanello a casa di mia madre, facevo le medie e le mie compagne suonavano perché scendessi, per andare a scuola tutte insieme.

Ero felice ogni volta che qualcuno mi diceva ti amo, non ero brava io a dirlo, ma quelle parole, dette col cuore, riuscivano a farmi sentire più forti gli abbracci e più profondi i baci.

Ero felice quando non mi arrendevo davanti a nessuna difficoltà, quando superavo ostacoli imponenti, quando trovavo la forza sempre da qualche parte, per me e per gli altri.

Sono felice quando parto, perché la vita la prendi un po’ anche da altri luoghi, perché ci si nutre anche delle vite che trapelano dalla luce negli occhi e dalle rughe sulla pelle degli altri.

Sono felice quando chi amo è felice, saper gioire della felicità altrui è un dono che sono fiera di aver appreso e sviluppato, “felice di sentirti felice” è una frase che adoro.

Sono felice di far caso a quando sono felice, di godermi quell’istante che accade ogni singolo giorno, lento o veloce, un po’ felice ogni giorno. Felice, magari per una cosa piccola o sciocca, per gli altri, ma non per me.

Qui e ora, è così che bisognerebbe afferrare la felicità.

cristinafelice.altervista.org