SI SEMPLIFICA DA GRANDI

SI SEMPLIFICA DA GRANDI

Giunge un tempo in cui finiscono le domande e si semplifica, disse il saggio, che sarei poi io!

Questo post lo scrivo sorridendo, forse anche ridendo un po’, dopo essermi posta ogni domanda esistente, dopo aver cercato di capire, dopo aver finalmente capito che il significato a tutto lo stavo dando solo e solamente io (ciao Tiziano!).

Dopo una marea di energie spese, che evidentemente dovevo spendere, ci sono arrivata o meglio ci sono tornata. Erano cose che sapevo e che non ricordavo di sapere, come quando ho scritto semplificare e mi sono venute in mente le frazioni matematiche.

Ho cercato il bello dove c’era lo schifo, la profondità in una pozzanghera, la trasparenza nella melma.

Mi piace la parola melma, sostituisce la parola merda con un’eleganza degna di nota.

E mi è tornata in mente la me ragazzina.

Quella che voleva sentirsi sempre più grande.

Quella che si faceva sporcare il viso dalla terra delle amiche del tempo, convinta che il trucco potesse sempre e solo migliorare l’aspetto.

Quella che andava in giro senza sciarpa e con la giacca aperta anche il trentanove dicembre, con passo spedito, mocassino col tacco (che moda di merda) e tracheite cronica.

Quella che si faceva grande agli occhi dei grandi perché pensava fossero meglio dei piccoli.

Quella che fece di tutto per entrare nella compagnia giusta,uscire con il ragazzo giusto, frequentare i locali giusti con l’outfit giusto.

E voglio bene e sono grata a quella ragazzina, che sarà sempre in giro con me, e se dovessi parlarle oggi, forse le direi…

Ho voluto sentirmi più piccola sai qualche volta? Ma poi ho imparato a dire la mia vera età, perché ho capito che sono solo numeri da semplificare, come quelli delle frazioni, te le ricordi? A me sono venute in mente oggi. Ah scrivo, come a 15 anni, solo che ora ciò che scrivo è lì nel mondo, per chi lo vuole leggere. Ci crederesti tu che scrivevi le lettere e non avevi mai il coraggio di consegnarle? Mi trucco poco quasi sempre, ma ogni tanto la vena dark si impossessa di me, ma la cosa che ti stupirà di più è che ora metto il rossetto, è venuto fuori che quelle labbra non erano poi troppo grosse, ma semplicemente belle, ne ho parlato qui. Per quanto riguarda le compagnie ora frequento quelle che mi rendono felice, della ricerca della felicità ne ho fatto la mia ragione di vita. Leggo sempre mattoni impegnatissimi, ma perché piacciono a me, non mi interessa più fare colpo su nessuno. Sui ragazzi ho brutte notizie, intanto ora sono uomini ma si fanno chiamare ragazzi a vita, poi ho scoperto che l’età non conta molto, i buoni sono sempre stati buoni e gli stronzi stolti sono rimasti stolti, mi dispiace, speravo di avere notizie migliori!

E ora dai, mettiamoci una sciarpa, ti porto a un concerto stasera, la voglia di uscire non se n’è mai andata, la tracheite per fortuna sì!

cristinafelice.altervista.org