SU BABBO NATALE, GESU’ BAMBINO E COME RINCOGLIONIRE I BAMBINI

SU BABBO NATALE, GESU’ BAMBINO E COME RINCOGLIONIRE I BAMBINI

Quando ero piccola, i miei coinquilini mi dissero che Babbo Natale portava i regali ai bimbi buoni, tutto semplice, lineare, bimba buona=doni. Poi un giorno, mia nonna, donna estremamente tollerante, al mio rifiuto di ingerire un cibo a caso, mi disse: “se non ti comporti bene Gesù Bambino non ti porta i regali”, aggiungendo storie di inferno e paradiso. Tornai dai coinquilini chiedendo spiegazioni, aveva ragione la vecchia o loro? Necessitavo di delucidazioni. E fu così che partì un volo pindarico con Babbo Natale che portava doni a Gesù Bambino che li portava a me. Poi iniziai catechismo, tornai nuovamente a porre domande: come un bambino appena nato poteva portare i regali? la storia non stava in piedi. Così, sempre facendomi credere che la rincoglionita fossi io, la storia prese una nuova piega. Gesù Bambino sapeva se ti eri comportato bene, lo diceva a Dio che lo diceva a Babbo Natale, che finiva per essere il corriere Bartolini poraccio! Stesso impasse accadde per dare spiegazioni sulle nascite, prima del capitolo api e fiori. Per i coinquilini i bambini li portava la cicogna, semplici, lineari, unica mia paranoia era capire se la cicogna, in caso di forte appetito non se li mangiasse i neonati, ma venni prontamente rassicurata ed edotta circa l’alimentazione delle cicogne. Mia nonna invece era della corrente di pensiero alternativa “sotto a un cavolo”, tornai con i miei occhioni bramosi di risposte e come sempre si arrivò al compromesso, la cicogna portava i bambini sotto al cavolo e poi i genitori andavano a prenderli. E poi uno che cresce così, allo sbando, dovrebbe anche far finta di star bene eh.