TEMPI E METODI

TEMPI E METODI

Quando leggevo gli annunci di lavoro immaginavo “l’analista tempi e metodi” come un capoufficio per i reparti produzione. Un tizio con cronometro e fischietto, con la forfora a scaglie e i denti storti, che passasse il giorno a dire alla gente, di costruire bene e farlo pure in fretta! In realtà, poveraccio, è un tecnico che elabora preventivi, pure un lavoro serio e interessante. Scusa buon uomo, spero che lo shampoo antiforfora funzioni meglio del balsamo districante!

In discoteca non si entra mai prima dell’1, è da sfigati, pure se devi essere a casa alle 2. Dalle feste si va via al culmine del divertimento, Cenerentola docet. Agli appuntamenti si arriva prima, ma solo di qualche minuto, altrimenti sembri ansioso. Ma soprattutto aumenteresti esponenzialmente il quarto d’ora accademico in cui dovresti attendere quelli dell’altra scuola di pensiero! Il sale, nell’acqua della pasta, va messo quando bolle ed essa bolle solo se non la guardi, altrimenti si imbarazza e rimane quieta.

La montagna d’inverno, il mare d’estate, città d’arte e centri termali nelle mezze stagioni. Capodanno al caldo, agosto al freddo, la quiete dopo la tempesta e il sabato del villaggio. Oppure ogni tanto fare le cose a sensazione. Godendo delle ore e del sole. Perché a programmare tutto non ci si scorda di nulla, ma che fatica! E allora una sera ogni tanto, un lusso vero è restare a casa, a guardare serie tv e mandar messaggi, a crollare subito dopo cena o fare la maschera idratante, a leggere quelle due pagine di libro o stare mezz’ora al telefono. E allo stesso modo, un sabato ogni tanto, si può anche andare al mare d’inverno e in montagna d’estate e pure alle terme o nelle città d’arte fuori tempo, programma e stagione.

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