UN PO’ DI COSE CHE NON ACCADRANNO MAI
Non sempre ma talvolta, giornate faticose in attesa di meritato riposo, nel buio delle nostre camerette, raggiunte incredibilmente presto, si concludono con:
“E adesso pensiamo a un po’ di cose che non accadranno mai”!
Questa frase è peggio della luce blu dei cellulari. Della TV accesa prima di dormire, dell’attività fisica in orario serale e della peperonata al posto della tisana della buonanotte. Del rumore del vento che simula passi-catene-voci-suoni-nomi-cose-colori-città, dei mostri sotto al letto e degli scheletri nell’armadio.
I pensieri delle cose che non accadranno mai, sanno spaziare come un utente medio-curioso su Wikipedia, che parte dal titolo di una puntata di una serie TV e due ore dopo è allo sbando sulla pagina di Asclepio figlio di Apollo. Evidentemente Apelle non era figlio unico, adesso lo cerco.
Se fossi ricca, ma ricca ricchissima, porterei in viaggio tutti i miei amici, due li devo drogare che hanno paura dell’aereo. Aeroplano che te ne vai, lontano da qui chissà cosa vedrai. Che fine avrà fatto Mauro Repetto, avevo letto abitasse in Francia. C’è il TGV in offerta, è tanto che non vado a Parigi.
Le vin et la magie, de son parfum
La foule qui se lève à chanter
Vive le quatorze juillet