UN RAGIONAMENTO PUÒ ESSERE SBAGLIATO, UN’EMOZIONE NO

UN RAGIONAMENTO PUÒ ESSERE SBAGLIATO, UN’EMOZIONE NO

Per te sono solo una sfida” mi disse una persona molto carismatica che conobbi anni fa. Lui lo sapeva, ma sperava di sbagliarsi; io lo sapevo, ma le sfide mi è sempre piaciuto vincerle. Quella frase me la ricordo ancora perché emblematica, ma in realtà ce ne sono altre, molto meno d’effetto, ma ugualmente difficili da dimenticare. Il motivo è che per la prima volta, invece di puntare il dito sui miei pregi e i miei difetti, amava raccontarmi come lui si sentisse a fronte di un mio gesto o una mia affermazione.

Forse ho imparato da lui a non giudicare le persone.

Un giudizio si basa sul principio di erigersi al di sopra della o delle parti e, più o meno delicatamente, sentenziare, pronunciare un verdetto. Sentenze impugnabili, attaccabili, discutibili. Ma se una parola ti scalda il cuore, un gesto ti fa sognare, un atteggiamento ti fa sperare si è di fronte a una dato incontrovertibile. Primo perché cambia il soggetto. Secondo perché nessuno può dire all’altro che questo non sia vero o verosimile.Si può solo accettarlo e, si spera, apprezzarlo.

Gioco, partita, incontro.

Un ragionamento può essere sbagliato, un’emozione no.

❤ cristinafelice.altervista.org ❤