Sopravvivere da Ikea

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Sopravvivere da Ikea

Avete presente quelle persone che il sabato non vedono l’ora di pronunciare “amore andiamo a fare un giro da Ikea?”?

Dalla mia bocca quelle parole non sono mai uscite, ci sono cose che vendono solo lì e ci vado ma non solo mi diverte, scatena in me sentimenti estremamente negativi!

Come prima cosa odio la gente che lascia le facoltà deambulatorie in auto: sei entrato, ok continua a camminare, basta voltare la testa a destra e sinistra e vedi tutto quanto, se vuoi fermarti levati dalla corsia.

Secondo motivo quella minkia di corsia che devo percorrere obbligatoriamente, devo comprare lo stock di tea light non è che già che ci sono prendo un divano e una cameretta, non è come al supermercato che se vedo i Grisby li metto nel carrello.

Terza cosa mi domando perché la gente si debba sedere su un divano se è entrata per comprare lo specchio del bagno, la gente da Ikea si siede ovunque, sembra che le gambe a un certo punto vacillino, che improvvisamente il baricentro oscilli, le ginocchia cedano e in un attimo trovi qualcuno seduto su un oggetto che mai acquisterà.

coppapastaPoi ci sono i bambini.  I bambini non puoi portarli ovunque perché si rompono le balle, me le rompo io che ho 29 anni da un po’! C’è lo smollainfanti con le palline e i film, lascialo lì, deposita la scimmietta urlatrice, e invece no, come in spiaggia, a un certo punto del tuo giro senti un mamma gridare Matteeeeeeeooooooooooooo e poi a ripetizione: metti la maglia, togli la giacca, non salire, non scendere, non saltare, stai attento, quello si rompe…

Nooo è il tuo bambino che si rompe perché l’Ikea non è un parco: è un cacchio di mobilificio!

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Dopo aver depositato la roba a casa nostra siamo andati a mangiare da mia mamma, quando ci chiede cosa abbiamo comprato estraiamo fieri lo scontrino, e sorpresa, lo scontrino è in svedese. Ci sono i nomi allucinanti creati da gente allucinante sotto allucinogeni (sono nomi di città svedesi) tipo Skoghall set 3, lo guardiamo e nulla si apre nella nostra mente, mio fratello prova a darci una mano, si collega al sito Ikea ma con il nome intero nessun risultato. Come Skoghall trova dei tappeti per il bagno e una cassettiera, ovviamente noi non abbiamo comprato nulla di simile, ci concentriamo ma niente, esausti andiamo a dormire.

E io penso a Ikea e alle città svedesi e mi chiedo se un tappeto per il bagno un comodino e un terzo oggetto del mistero debbano avere lo stesso nome, se non avete più città provate con nomi, colori o animali. Luca si sveglia nel cuore della notte e mi fa: “amore ho capito!”. Ci siamo scervellati per ore per un set da 3 coppapasta.

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