SALVATAGGI

SALVATAGGI

La Cappella del Barolo di Sol Lewitt e David Tremlett – Vigneto Brunate di La Morra (CN), 1999

Weekend atipico, che come sempre doveva andare diversamente, ma lui non lo sapeva poverino!

Dai vigneti veneti a quelli piemontesi, passando per incazzature e risate, per delusioni e affetto, per consapevolezze e misteri.

Salvo i messaggi notturni con le J e gli spazi a caso, perché parlarne dopo mi ha fatto ridere molto, ma non le ragioni che mi hanno portato a inviarli. Mi rendo conto, ogni giorno di più, che le persone vanno lasciate andare, quando ti nuocciono e quando tu nuoci a loro, senza eccezioni, spesso amandole anche molto, ma soprattutto amando molto se stessi. Salvo le ottime compagnie, i baci, gli abbracci, l’ironia e l’autoironia, amo poter scherzare, mi diverte prendere in giro e farmi prendere in giro. Salvo le moltissime cose belle che ho visto ma non la guida folle per giungerci. Ho imparato che non bisogna mai e ribadisco mai, fare un complimento a qualcuno che non lo sa gestire ma anche che i complimenti sinceri, dolci, sussurrati, sono molto fighi. Salvo più l’illusione di una vista che la vista stessa se non corrisponde a quanto io mi aspetti. Salvo la pazienza (che di solito non ho) che mi ha permesso di interagire con persone che meritavano parole astiose, l’educazione e la grazia utilizzate come eleganti armi bianche. Salvo le bottiglie buone, che decisamente non sono mancate. Salvo la voglia di stare insieme, la certezza di mancarsi, gli affetti che non nascono in una vita ma possono radicarsi in pochissimo tempo. L’ho già detto che il cuore non sbaglia mai?