LA CENA DEI BUONI (PROPOSITI)

LA CENA DEI BUONI (PROPOSITI)

Non è ancora del tutto certo ma pare che gennaio a un certo punto terminerà, esageratamente prolisso e piuttosto supponente, come tutto quello che è spinoso, spigoloso e anche un po’ stronzo, ha fatto scaturire un trilione di pensieri, domande, risposte, modi, tempi, libri, auto, viaggi e fogli di giornale. Ma i buoni propositi? Li avete fatti, mantenuti, dimenticati, rimandati al prossimo anno? Ecco i miei, finalmente nero su bianco, alcuni almeno.

* Viaggi. Ovunque, sempre, comunque, che tanto non si sbaglia mai!

* Cercare chi non si è mai dimenticato di me, smettere di cercare tutto il resto del mondo. Selezione naturale darwiniana, pragmatica, infallibile.

* Leggere di più. Un paio di sere a settimana, quando torno a casa senza deviare verso la vita sociale, arrivo a casa e leggo, anche poco, mi sforzo di fare qualcosa che poi so che mi fa star bene. Mi pare sia il 46 gennaio e un libro l’ho già terminato!

* Aiutare chi credo abbia margini di miglioramento, chi vedo aiutarsi da solo, no crocerossina, no sbattimenti, no perditempo. Sì a quattro chiacchiere davanti a un bicchiere, a una serata di svago, a trovare una buona ragione e nel dubbio anche a Valsoia anche se preferisco Kioene!

* Stare di più tra amici. Che vuol dire un milione di cose, lo so. Passare più tempo, trovare più occasioni, aprirsi anche magari un filo a gente nuova, ma senza esagerare che poi gli spifferi, la tosse e in un attimo si muore male.

* Fare cose piccole. Basta costruire grattacieli storti, a specchio, di design, con la piscina al centro. Piccole cose fattibili, comprare un peso rosa da 1,5 kg per rinforzare le braccia tipo (sì uno non due, ho due braccia ma possono ben fare due cose diverse in contemporanea!).