41 SPLENDIDI ANNI

41 SPLENDIDI ANNI

Ci tengo a dire che io un post buonista lo avrei voluto scrivere davvero, ma dopo un po’ di tentativi ne è uscito questo, che suona un po’ diverso, magari a 42 anni sarò una persona migliore, se ci arriverò eh, perché ho la tosse (e l’ipocondria ovviamente)!

Per il mio compleanno ho ricevuto moltissimi auguri, alcuni me li aspettavo più caldi, alcuni più freddi, mi hanno stupito delle presenze e delle assenze, è tutto lì, come una noticina a margine, come monito per certi rapporti, come le fluttuazioni di un titolo in borsa che ti fanno capire in che cosa sia meglio investire.

Ho ricevuto foto del passato, NON ne ho guardata neanche una con tristezza o malinconia o con il magone del com’ero e come sono, prima e dopo, meglio o peggio, sarò un caso raro, magari cambierò domani, ma al momento ribadisco che le diverse fasi mi affascinano molto. Mi piace non sapere come sarò, mi piace saper amare quello che ho.

Dopo due anni di reclusione nel monastero dell’ordine “non esco con nessuno tanto sono tutti coglioni”, scelto perché non dovevo fare delle schifo di marmellate bio che neanche mangio, sono, ovviamente per caso, inciampata in due momenti piuttosto belli. Mi sono vista bellissima riflessa negli occhi di un altro. Ho sentito di mancare prima ancora di partire. Non ho smesso di scappare, di lasciar andare, sempre in attesa di quel finale di chi corre per farmi restare.

Non sopporto più le rotture di palle, è ufficiale. Ho deciso che il carico che ci portiamo dentro e dietro è sufficiente, le ansie non migliorano con il tempo ma non c’è spazio per altri pesi, per inutili ingombri, per altrui paranoie, per inettitudine e inconcludenza. Non ho mai avuto l’indole da crocerossina, so stare vicina alle persone che amo, so ascoltare, so dare buoni consigli. So amare solo forte. Non conosco le vie di mezzo.

Ne ho fatta di strada: nella vita, a piedi, controvento. E sono più felice di un tempo.

cristinafelice.altervista.org