IL DOVERE DI PRENDERCI CURA DI NOI
Se anche voi avete un forte senso del dovere questo post vi riguarda
Il senso del dovere è spesso frutto di un tipo di un’educazione che attecchisce maggiormente su alcuni individui ed è generalmente riconosciuto come una qualità. Chi ha un forte senso del dovere è percepita come una persona affidabile, presente, attenta ai bisogni altrui.
Tutto troppo bello per essere vero, non pensate?
Il lato oscuro e ossidato della medaglia, dietro l’essere un* buon* amic*, una persona affidabile, un punto di riferimento, un* lavorator* indefess*, un* partner presente, è il senso di sopraffazione. Troppe responsabilità, trascurando se stess* significa sentirsi infelici e frustrat*.
Vivendo tormentati da cosa è giusto e cosa no.
Si rischia di sacrificare la propria esistenza tanto da diventare incapaci di desiderare, di ascoltarsi, di agire per sé. Fare la cosa giusta diventa un obbligo morale e ci si sente investit* da responsabilità enormi che non permettendo mai di focalizzarsi su se stess* e sulle proprie necessità.
Vivendo un senso di colpa costante e opprimente.
Che porta nel tempo a trasformarci in un vaso traboccante, al non corrispondere più a quegli obblighi autoimposti. Per essere ovunque si finisce per non essere da nessuna parte. Così testa, cuore o corpo (alle volte tutti insieme) manifestano l’incapacità di continuare così.
Il senso di colpa nuoce al proprio benessere mentale.
Di conseguenza ogni tanto è necessario zittirlo e prendersi del tempo. Per fare qualcosa che si ama davvero, magari con le persone che ben si abbinano con noi e mettendo noi e i nostri bisogni al primo posto, al centro di tutto, provandolo a fare ogni volta che siamo giù.
Per uscirne con nuove risorse da spendere in ogni cosa.
Il senso del dovere resta un valore importante per chi lo possiede e per chi lo cerca nelle persone importanti della propria vita. Ma, come in ogni cosa, va trovato quel filo di equilibrio (sempre precario, of course) per bilanciare tutto il resto con il sé.
