NEBBIA
Ho scattato questa foto una mattina presto di gennaio, andando al lavoro. Qui da noi la nebbia più comune è quella per irraggiamento, ovvero cielo sereno sopra umidità-condensa-evaporazione sotto. La mattina ti svegli avvolt* da questa coltre, ma prima di pranzo si apre tutto ed è una bella giornata.
Ma ci sono vari tipi di nebbia e varie classificazioni.
La nebbia densa concede visibilità inferiore a 30 metri, quella fitta tra 30 e 50 metri e infine la spessa con visibilità tra 50 e 200 metri. Gennaio, per non sbagliare, le ho mostrate tutte, e non mi riferisco solo alle condizioni atmosferiche. Anche se il calendario è un’invenzione, ci sono mesi che vogliono strafare!
Le nebbie dovrebbero andare da ottobre a febbraio.
Quindi sperare in tempi migliori è l’unica cosa che si può fare quando non c’è di meglio da fare. Lo dico a noi, maniac* del controllo, che ci stiamo proprio benissimo 
nell’impossibilità di agire, di porre rimedio, di provare a dare spallate a ogni possibile nebbia cercando spasmodicamente il sereno.
O forse, più che il sereno, un briciolo di serenità.
Questo concetto io me lo ricordo perché quando ero piccola lo sentivo dai vecchi e non lo capivo. Per me si stava bene quando si rideva a crepapelle, quando ci si divertiva un mondo, la serenità l’ho sempre associata alla noia. Poi ho sperimentato tutto ciò che serenità non era e ho fatto un passo indietro.
Ma vedo anche giovanissimi ambire all’agognata.
Cosa che mi fa pensare che le vite siano effettivamente più difficoltose, non è solo apparente. D’altronde, per tornare a un mondo più retrò, penso lo dicessero anche a voi che gli stupidi non si accorgono di nulla, stanno sempre bene. Tutti gli altri soffrono e, più c’è consapevolezza, più si patisce.
E mi pare di vederne tanta di consapevolezza oggi.
Quello che forse manca, un pezzetto di visibilità in più che potrebbe aiutare è la capacità di andare oltre, di comprendere, soprattutto le persone più grandi e i loro indiscutibili errori. Valutare la buona fede che ci hanno messo, con gli strumenti che avevano, perdonare e ricominciare tutto da capo.
