NULLA È CASUALE, NULLA È COME SEMBRA

NULLA È CASUALE, NULLA È COME SEMBRA

NULLA È CASUALE, NULLA È COME SEMBRA

“Galleggiamo in un continuo flusso di immagini, una sequenza non montata di narrazioni e informazioni visive che ci arrivano da fonti alte, basse o sconosciute – manipolate al punto da rendere il concetto di autorialità confuso.” – Sarah Sze

La scorsa volta siamo partiti dalla didattica e ci siamo spostati verso l’essenza, questa volta faremo il contrario. Il video lo lascio per chi è distante e vuole godersi un po’ dell’esperienza, il testo spero che convinca chi è vicin* a investire un po’ del proprio tempo e regalarsi un viaggio.

Si entra dentro una sala vuota, immensa, buia. La luce è al fondo, cambia, chiama. In sottofondo un metronomo scandisce il tempo. Mentre ci si avvicina si scorge per terra un riflesso, forse piove dentro o comunque c’è dell’acqua per terra.

Nulla è casuale, nulla è come sembra.

Si arriva all’opera, ci si può girarle intorno, studiarla, sviscerarla. È una griglia metallica, una semisfera fatta di rami che sorreggono fogli su cui scorrono immagini, fasci di luce proiettata. È un’opera dentro la quale ci si può immergere, fissando un dettaglio o aprendosi a una visione d’insieme.

Sarà la forma, il buio, lo spazio ma è un’opera che avvolge e mentre la si osserva suscita pensieri, ricordi. Non ci sono appoggi, non è pensata per sedersi a guardarla, ma per muoversi con lei, fondersi con lei.

NULLA È CASUALE, NULLA È COME SEMBRA

Da qui in poi parte la di didattica.

In quest’epoca di smartphone, metaversi e scroll, il lavoro di Sze indaga lo statuto dell’immagine in relazione a un corpo immerso in un circuito di consumo e produzione incessante, in cui vari livelli sembrano collassare in una compenetrazione sempre più intima tra fisico e virtuale. Il risultato sono costellazioni di oggetti e immagini che si moltiplicano, frammentano e uniscono in conformazioni inaspettate: un’esperienza che la scrittrice Zadie Smith ha paragonato al trovarsi dentro un iPhone, con la tecnologia e la banca immagini esplose nello spazio tridimensionale.

Metronome è un fragile cosmo di centinaia di elementi diversi.

Fino all’11.02.2024 | Corso Castelfidardo, 22 | ogrtorino.it

💕 cristinafelice.altervista.org 💕

Questo post è disponibile anche in formato Reel con immagini, video e musica a questo LINK

NULLA È CASUALE, NULLA È COME SEMBRA