PARANOIA DELLA TIGRE DI CARTA

PARANOIA DELLA TIGRE DI CARTA

PARANOIA DELLA TIGRE DI CARTA

Diversi giorni fa, parlavo con alcune persone di mania del controllo. In particolare ci confrontavamo circa un palpabile disagio dal quale è affetta in particolare una persona che conosciamo. La doverosa premessa è che ognun* di noi partecipanti al dibattito si sente chiamat* in causa, ma in questo caso ci sentiamo meglio!

il controllo ci può offrire l’illusione di sentirci al sicuro e padroni della situazione, ma quando degenera rischia di diventare una patologia invalidante. L’imprevedibilità degli eventi li rende pressoché incontrollabili e le manie spesso diventano paranoie, ma non per finta eh, esiste la paper tiger paranoia, per esempio.

Costituita da ansia anticipatoria la paranoia della tigre di carta (teoria elaborata dallo psicologo Rick Hanson) ci racconta una modalità di pensiero che ci porta da una parte a ingigantire i pericoli, dall’altra a minimizzare le nostre capacità di affrontare gli imprevisti e le incertezze della vita, un bel connubio.

Io ho condiviso un ulteriore pensiero.

Piccola premessa è che ci sono luoghi in cui secondo me si pensa meglio. Tipo in macchina, quando si conosce la strada. In treno, quando non si legge o dorme. Nella strada verso altre stanze, quando non si è di corsa. Insomma, mi sembra che il pensiero funzioni meglio in movimento che in stallo. Ma proseguiamo.

Ci sono attività delicate per le quali esistono doppi se non tripli controlli, necessari per evitare anche la più minuscola delle imperfezioni. Che cosa succede però alle volte? Che una persona svolgerà quel compito condiviso in maniera blanda e meno attenta, perché non ne è completamente responsabile.

Questo chiaramente dipenderà dal personale senso di responsabilità del singolo, del grado di fiducia che ripone nelle persone con cui condivide il compito, non ultime le conseguenze di un eventuale errore preliminare. Ma di tutto ciò si renderà conto quell’unica volta in cui quel lavoro lo dovrà svolgere da sol*.

Capendo che almeno di sé bisogna fidarsi.

Ma, per farlo, occorre allenarsi.

💕 cristinafelice.altervista.org 💕