COLLEGAMENTI

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Thanks to il prode e valoroso vicino di casa dell’archi, abbiamo visto questa mostra più per caso che per intenzione. Però prendi due matti veri per l’arte, che si vanno a vedere cose che a nessun* altr* verrebbero in mente (ma pure robe super mainstream eh, qui facciamo i fighi – maschile sovra esteso in questo caso perché io ci sono giorni che mi sveglio machissima – ma per altri temi) e dimmi se esistono persone che si meritano di più di entrare a una mostra (tra un pranzo vegano e un tour a teatro).

First of all, è super interessante il mondo non veg visto da una veg, ora spiego (domani interrogo).

Veg sta per vegetarian* ovvero vegan* che vorrebbero ma poi non hanno sbatti, hanno una vita sociale e lavorativa complessa, scuse, ok. Di fatto un pezzo di mondo lo salviamo e va bene così, anche perché seppur firmata Gucci (per dire che è cara) ho visto la gorgo veg (per chi non è del Piemonte – o forse di Torino – è lo Zola, insomma in formaggio erborinato=con la muffa), quindi non esiste altra ragione per non essere vegan*. Solo che poi usciamo, facciamo cose e non abbiamo grossi sbatti, va beh scuse, ok.

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Sono arrivata a un punto? Manco per niente come dicono a Roma, ho aperto parentesi, as usual.

Sono andata a pranzo con l’archi che da tempo mi diceva “ue figa andiamo da Flower Burger?”, non è vero, nessun milanese vero dice “figa” senza senso, cmq voleva andare, e ci siamo andati. Ci siamo presi lo stesso piatto (io variazione di salsina) e al termine mi fa “è la prima volta che mangio un burger vegano, buono”. Io con i miei occhietti curiosi dietro gli occhiali da sole ci metto un attimo per focalizzare il burger non veg, che roba eh?! Ah già, cavolo. E sono super felice, perché di scontato non c’è nulla, mangiate veg!

Ma quindi la mostra? Com’è andata? Che cosa ci dovevi raccontare? Dove la vediamo anche noi?

La mostra è finita, l’hanno pure prorogata ma solo fino al 25/02, era a Palazzo Reale a Milano, che un giorno poi lo cerco chi erano i Reali di Milano (io immagino il commendator Zampetti, il padre di Karen dei ragazzi della 3°C ma c’ho cent’anni e non faccio testo). Perché dovreste cercarvi una mostra di El Greco e magari abbinarci dopo la compagnia di teatro che suggerivo 2 post fa (Reel Teatro la Scala)? Perché c’è un’attinenza, un filo conduttore. Corpi, arte in divenire, ne rimarrete estasiati se riuscirete a far caso al collegamento.

E non c’è nulla di più interessante dei collegamenti, non per ostentare cose, ma per unire emozioni.

💕 cristinafelice.altervista.org 💕

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