SU UN’ISOLA DESERTA MEGLIO PORTARSI QUALCUNO!

SU UN’ISOLA DESERTA MEGLIO PORTARSI QUALCUNO!

Hai 10 minuti per fare uno zaino, che cosa ti porteresti su un’isola deserta? Passava per radio qualche giorno fa questa domanda che avevo già sentito milioni di volte.

Se penso a uno zaino da preparare in fretta lo farei come quello per un weekend: spazzolino, dentifricio, lenti a contatto, shampoo+balsamo+costume+infradito+telo+crema solare perché si va al mare. Io nel weekend non mi porto neanche un libro, compro due giornali in stazione e via. Le cuffiette per la musica, il telefono carico, il caricabatterie, biancheria intima pescata a caso dal cassetto e un cambio d’abito. Giacchina o sciarpa per l’aria condizionata e una bottiglietta d’acqua.

Ma se so di andare in un’isola deserta mi porto minimo un ingegnere o due che costruiscano una casa, un bar e la 100 mega di Fastweb, posso portare un po’ di tea light Ikea, un tot di accendini, e sigarette, ma quante sigarette? Meglio portarmi anche un coltivatore diretto e un enologo che i vizi vanno sempre in coppia altrimenti si sentono soli. E un musicista che suoni la chitarra e canti, con un boscaiolo abbinato per il falò. Mi porterei persone con cui parlare fino all’alba e magari un medico di quelli non troppo allarmisti, un medico e un filosofo mi pare si abbinino bene. Per gli spettacoli serali porterei la prima ballerina del Bolshoi e per le attività pomeridiane un atleta bravo in un milione di sport.

Poi porterei la mia famiglia e i miei amici e gli amici dei miei amici perché non vorrei che a nessuno mancasse qualcuno e allora tanto vale che stia qui, e quando vogliamo andare al mare ci facciamo andare bene anche una spiaggia un po’ affollata, l’importante è stare insieme!

❤cristinafelice.altervista.org❤