VIVA LA LIBERTÀ

VIVA LA LIBERTÀ

C’è una cosa che ogni genere di vacanza, degna di questo nome, consente di ottenere: fare quello che ci va. Mangiare, bere, fumare, dormire, leggere, senza imposizione di orari: la libertà.

Ma mi sono chiesta come la gestiremmo tutta questa libertà se ce l’avessimo sempre, saremmo soddisfatti a fine giornata o tremendamente frustrati dal non aver combinato nulla? Paradossalmente per la vera libertà occorre un forte senso della disciplina, perché ci vuole un attimo a passare dalla determinazione di un obiettivo a girarsi dall’altra parte e continuare a dormire, o cazzeggiare sul telefono, o abboccare alla più piccola distrazione.

Avete presente quelle giornate uggiose di novembre, fuori nebbia e meno mille gradi, dentro calore di casa, quelle in cui si dorme fino a tardi, ci si alza per pranzo ma con un pomeriggio di buoni e semplici propositi: separarsi da vecchi abiti, farsi la tinta ai capelli, finire di leggere un libro, sistemare quel cassetto degli orrori con dentro qualsiasi cosa? E poi un film, il riposino, la merenda ed è subito sera. Quella sensazione di averlo buttato un po’ via quel tempo.

Mi mancano i miei più o meno dieci chilometri al giorno, le pagine lette, la totale assenza di mal di testa a fine giornata. Ma in pochi giorni ho dato il benvenuto a idee e progetti, a obiettivi, al nuovo che rinnova la mente, a una piccola cosa da fare ogni giorno cercando di non procrastinare all’infinito.

E allora anime ambiziose, libere o imprigionate, se un giorno vorremo essere ricchi abbastanza per scoprire se saremo in grado di gestirla quella libertà occorre impegnarsi oggi, darsi obiettivi e scadenze, usare al meglio le energie ritrovate per stabilire nuovi processi mentali e azioni fisiche.

Tornerà la nebbia ma per ora splende il sole.

cristinafelice.altervista.org